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Second Life, Recensione 07,03,2018

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 Il Trovatore è la seconda opera della "trilogia popolare" di Giuseppe Verdi creato tra Rigoletto e La Traviata.
Il Trovatore è un dramma in quattro atti e otto quadri, ambientato in Spagna al principio del secolo XV, che racconta, con un bel canto espressivo, fiammeggianti passioni come l'amore, la gelosia, la vendetta, l'odio e la lussuria .
Manrico e il Conte di Luna, innamorati della stessa donna, nel dramma si fronteggiano fino alla morte come nemici, senza sapere che sono fratelli.
Appartenenti a due diverse classi sociali, essi condividono solo l'amore di Leonora il chè raddoppia l'esistente astio del conflitto sociale.
Il dramma in alcune parti potrebbe cadere nell'incredibile, ma la musica di Verdi e la poesia del libretto riscattano l'opera trasformandola nell'opera migliore del musicista.
Mi trovo dunque faccia a faccia fra arte e cultura. 
L'ambientazione di tutto rispetto mi ha piacevolmente sorpreso, constatando quanto la passione per l'opera potesse renderla reale seppur in un contesto surreale. L'esecuzione fra le scene e gli atti hanno reso l'opera degna di nota. Unica nota stonata riguarda la narrazione che, mio malgrado, ho dovuto seguire leggendo da autodidatta seppur per vie traverse ho saputo ci fosse un narratore preposto che non sentivo in streaming radiofonico, perchè pare narrasse al di fuori del contesto. Nell'insieme l'evento organizzato ed eseguito da Italianverse ha suscitato speranza nel nutrimento artistico culturale per coloro che a tutt'oggi rincorrono arricchimento psichico e conoscenza.
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 Mailkos Gashedram -

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